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In diretta da Fatazia

Da molto molto lontano un seme di melograno misteriosamente ha viaggiato e un bel giorno su un prato di Fatazia dolcemente si è posato.

Fatazia è il paese che non si sa dove sia.

Per arrivarci di strada bisogna farne tanta,

ed è proprio a Fatazia che da quel seme

è nata Zia Amaranta.

Ai bordi di questo paese da sempre ha vissuto la Zia

e, fino a poco tempo fa,

solo di elfi e folletti stava in compagnia,

ma un giorno soleggiato, verso la fine di maggio

il fischio di un treno si sentì per tutto il villaggio.

Prima fu sorpresa,

ma poi la Zia si ricordò nel giro di un istante

che quella era una giornata molto importante.

Aveva letto nel gazzettino, ultima edizione,

che si sarebbe inaugurata la nuova stazione.

Curiosa come non mai,

la sua inseparabile bicicletta inforcò

e verso il centro come una forsennata pedalò.

Tantissima gente nella piazza si era riunita

e per assistere all'evento

una tribuna era stata costruita.

La Zia Amaranta su un gradino

si era appena accomodata

che un bellissimo treno vide arrivare

e ne rimase incantata.

All'istante capì che era finito il tempo del letargo

perchè sentì il desiderio di salire sul treno

e viaggiare in lungo e in largo.

Iniziarono così le sue avventure attorno al mondo e quanti ricordi ogni volta che a Fatazia fa ritorno.

Quando un bimbo affida al vento

il desiderio di incontrarla

nessuno, ma proprio nessuno riesce mai a fermarla.

Spesso parte vestita in borghese

trasformandosi in Tata affidabile e cortese,

prende la valigia dei laboratori senza esitazione

e in quattro e quattrotto si trova alla stazione.

Il bello è che se anche non c'è il treno,

la Zia batte le mani e arriva un arcobaleno,

non sta nella pelle dalla felicità,

perchè attraversando il magico ponte

ancor prima dai bimbi arriverà.

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